Come controllare l’eccessiva ansia

Come controllare l’eccessiva ansia

L’ansia è un’emozione caratterizzata da sensazioni di tensione, minaccia preoccupazione e cambiamenti a livello fisiologico.

La presenza di ansia nelle persone esiste perché da un punto di vista evolutivo è stata, ed è tuttora, necessaria per la sopravvivenza, per cui una giusta dose di ansia è utile, diventa fastidiosa quando è eccessiva ma, per fortuna, ciascun individuo può avere il potere di eliminarla o ridurla.

Un metodo utile per la cura e la riduzione dell’eccessiva ansia è la REBT ovvero la Terapia Razionale Emotiva Comportamentale.

Che cos’è?

Consiste nell’individuare quello che ci rende particolarmente ansiosi o preoccupati (tendenzialmente la mancanza di approvazione delle persone a cui vorremmo piacere oppure vari tipi di disagio o una malattia o il pericolo della morte o ancora il desiderio di ottenere una certa performance).

E quindi necessario fare un lavoro che ci permette di capire con precisione ciò che ci rende ansiosi, individuando le convinzioni irrazionali che provocano l’ansia e che generalmente pur essendo tantissime, si possono ricondurre a uno o più categorie principali.

Le categorie sono:

  • Doverizzazioni su se stessi: esempio, “devo assolutamente avere successo” o “devo essere impeccabile”,
  • Doverizzazioni sugli altri: esempio “gli altri mi devono aiutare o devono approvarmi”,
  • Doverizzazioni sulle condizioni di vita e o/e sulle condizioni del lavoro: esempio “devono essere come dico io”, “il contesto politico deve assecondare i miei interessi personali” ecc.

Tali doverizzazioni  producono bassa tolleranza alla frustrazione e in genere depressione, tendenza a procrastinare e tante altre conseguenze negative.

Pare sorprendente ma tutte le doverizzazioni si riconducono a queste 3 categorie, escludendo i doveri condizionati (es. se compro un libro, devo pagarlo).

Per meglio spiegare; ogni volta che si decide di raggiungere un obiettivo, se lo carichiamo di doverizzazioni e pretese, sentiremo emozioni di tristezza, di frustrazione e dispiacere se non otterremo tale obiettivo. Se invece ci prospettiamo un esito più realistico e meno catastrofico le nostre emozioni saranno diverse come lo sarà il nostro risultato perchè non inquinato dalla eccessiva ansia.

Esempio: devo assolutamente passare questo esame altrimenti sono un fallito, può essere riformulato:

“vorrei tanto passare questo esame e se non lo passassi potrei restare deluso senza sentirmi fallito”.

Oppure:

“devo assolutamente essere approvato e stimato dagli altri (impossibile!!!) diventa: “mi fa piacere se ciò che faccio riscuote il consenso degli altri, tuttavia posso sopportare la loro non approvazione in quanto anch’essi non sono perfetti”.

La REBT ci insegna a modulare il giusto sentimento di dispiacere e frustrazione di fronte a un fallimento senza essere ansiosi in modo eccessivo al punto di compromettere le facoltà mentali.

Attraverso la REBT il terapeuta incoraggia a valutare i pensieri i sentimenti e le azioni solo come buoni (efficaci) e cattivi (inefficaci) di conseguenze noi non siamo mai buoni o cattivi ma, semplicemente facciamo cose buone o cattive in base ai nostri desideri e ai nostri valori.

Concludo nel ribadire che l’ansia ha comunque una connotazione anche positiva ed è protettiva per la vita, l’evoluzione è finalizzata a permettere la sopravvivenza della specie e non per fare in modo che sia felice intanto che sopravvive.

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