Psicologia positiva

Psicologia positiva

L’obiettivo principale della psicologia positiva è quello di promuovere il funzionamento ottimale umano, enfatizzando le risorse e potenzialità dell’individuo con un approccio bio psico sociale finalizzato a promuovere la salute (Duckworth et. al., 2005).

Il padre della psicologia positiva è Martin Seligman, psicologo americano che ho apprezzato molto leggendo il suo libro “Imparare l’ottimismo” e che mi ha permesso di capire che lo psicologo non deve intervenire solo su ciò che non funziona, ma potenziare ciò che funziona (Seligman, 2013). D’altra parte se gli studi di psicologia hanno ben capito le cause che rendono infelici le persone, la psicologia positiva si occupa di porre attenzione sugli aspetti positivi dell’esistenza umana.

Un importante concetto che ha introdotto Seligman attraverso studi su animali è quello dell’impotenza appresa (1975)che come dice la parola stessa è un comportamento che si acquisisce e che determina la percezione di non avere possibilità di scelta, di essere quindi vittime delle situazioni. È sufficiente intervenire per modificare la spiegazione degli eventi togliendo quel carattere di “immutabilità”.

Come interviene lo psicologo attraverso la psicologia positiva?

  1. Promuovendo la consapevolezza che le persone hanno un ruolo attivo e sono costruttori degli eventi (Harris, 2010),
  2. Promuovendo un processo di cambiamento che porta a modificare gli SCHEMI ATTRIBUTIVI NEGATIVI, per favorire una miglior autoefficacia.

La psicologia positiva pone deliberatamente l’attenzione su ciò che la persona possiede e sullo sviluppo dei punti di forza e non è da confondere con il pensiero positivo perchè la psicologia positiva è un metodo scientifico che usa strumenti che sono stati validati e la cui efficacia è stata dimostrata nella popolazione in modo significativo con studi longitudinali e meta-analisi.

L’approccio dello psicologo che utilizza la psicologia positiva si pone l’obiettivo di:

  • Lavorare sulle emozioni positive, sulla capacità di riconoscerle e gestirle,
  • Riconoscere i propri punti di forza, concentrandosi soprattutto sulla capacità di entrare in sintonia con noi stessi per ottenere uno stato di armonia,
  • Sviluppare e mantenere relazioni soddisfacenti, migliorando le nostre relazioni interpersonali e le abilità personali,
  • Dare un significato alla propria vita che va oltre al concetto di noi stessi,,
  • Stabilire obiettivi compatibili con le proprie abilità.

Fonti:

  • Duckworth, A. L., Steen, T. A. & Seligman, M. E. P. (2005). Positive psychology in clinical practice. Annual Review of Clinical Psychology.
  • Seligman, M. E. P. (2013). Imparare l’ottimismo. Giunti Editore S.p.A.
  • Seligman, M. E. P. (1975). Helplessness: On depression, development, and death. Freeman.
  • Harris, R (2010). La trappola della felicità. Come smettere di tormentarsi e iniziare a vivere. Erikson Editore.
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